E’ molto probabile che i primi rubini siano stati scoperti nel 3000 a.C. La famosa zona estrattiva di Mogok in Britannia (ora Unione Myanmar) è stata così pesantemente sfruttata nel corso dei migliaia di anni che le prove sono rare. Tuttavia, data la produttiva di queste miniere, è molto improbabile che i primi uomini delle caverne, brandendo gli strumenti per scavare le loro abitazioni nella zona, non si fossero resi conto che dei lucidi cristalli di corindone che li circondavano.
Esistono, comunque, alcune testimonianze documentate nei confronti dei rubini. Nell’Antico Testamento è descritto il “rubino” contenuto nel pettorale di un alto prelato e antichi testi in lingua sanscrita onorano il rubino con l’appellativo “ratmaraj”, che significa “re delle pietre preziose”.
La gamma di colore più apprezzata del rubino è quella che va dal rosso aranciato al rosso purpureo, con tono da medio a scuro.
Sicuramente è stato il rubino nella sua condizione più “rossa” quello che ha dato origine auna grande quantità di miti e di credenze. Tra le tante, per esempio, gli si attribuiva la facoltà di curare i disordini cardiaci o di guarire le ferite.
L’aggettivo birmano è diventato praticamente sinonimo di rubino di ottima qualità. Nonostante i sovvertimenti politici che hanno portato alla ridenominazione del paese in Unione di Myanmar, nel commercio delle gemme si tende ancora a fare riferimento alla Birmania quando si parla del luogo d’origine dei rubini più pregiati a livello mondiale.
Le prime miniere birmane erano situate a Mogok e la produzione ebbe un andamento discontinuo per gran parte del periodo successo alla Seconda Guerra Mondiale. La scoperta di un nuovo ricco giacimento a Hong Hsu permise nelle nazioni di ristabilirsi e la fece tornare al primo posto come fornitore di rubini. Lo Sri Lanka, una fonte di rubini altrettanto unica, è stato a lungo una zona di produzione costante e significativa.
Sono, inoltre, emerse altre fonti importanti. Una di queste è il Madagascar, dove la produzione di rubini ebbe inizio nei primi del 2000. La zona era già famosa come fonte di zaffiri blu e dopo tale data è diventata anche un importante fonte di rubini.
Anche lo Sri Lanka è un produttore significativo che fornisce con costanza il mercato. La qualità dei rubini provenienti dalla Tailandia, dalla Cambogia, e dal Vietnam talvolta compete con quella dei birmani. L’Afghanistan, il Kenya, il Malawi e la Tanzania sono alcune altre fonti mondiali di rubini.